IL CIRCUITO DI ALIMENTAZIONE DEL CARBURATORE

24.02.2014 14:01

Abbiamo già avuto modo di parlare del carburatore,illustrandone il principio di funzionamento e le funzioni fondamentali,ovvero:il controllo della potenza del motore tramite la regolazione della quantità d'aria spirata agendo sul comando del gas,la realizzazione del corretto rapporto di miscela aria/combustibile,nonchè l'omogeinizzazione della miscela aria/combustibile,tale da agevolare e massimizzare la combustione.In questa occasione voglio invece analizzarenel dettaglio gli elementi che lo compongono partendo dallo studio del cosidetto "circuito di alimentazione",cioè sistema che è alla base del funzionamento del carburatore stesso.

I COMPONENTI DEL CARBURATORE E LA MISCELA RICCA O POVERA  : Come già spiegato,il movimento alternativo traslatorio del pistone nel cilindro genera una depressione in grdo di richiamare nel diffusore il carburante,che verrà polverizzato attraverso i getti per miscelarsisuccessivamente all'aria nel giusto rapporto,ed entrare quindi nella camera di combustione dove verrà bruciato.Nei normali carburatori motociclistici detti "a spillo",quale quello che equipaggia la vostra minimoto,il carburante in arrivo dal serbatoio è contenuto in una vaschetta,il cui livello è mantenuto costante da un particolare galleggiante in grado di azionare una valvola di ingresso del combustibile,cioè lo spillo;il galleggiante segue i movimenti del carburante contenuto nella vaschetta facendo si che,il livello del combustibile si abbassa a causa dell'azione aspirante del pistone,anche il galleggiante modifica la sua posizione,comandando l'apertura dello spillo e e consentendo così nuovo ingresso di carburante.Raggiunta la giusta quantità,il galleggiante chiuderà lo spillo,evitando l'ingresso di altro carburante fino alla successiva aspirazione dello stesso.per quanto appena detto,è quindi possibile capire come il livello del carburante contenuto nella vaschetta sia una sorta di parametro di taratura del carburatore,in quanto a pari depressione applicata,varierà la quantità di carburante aspirato;ma vediamo con due semplici esempi di far capire meglio questo concetto.Un galleggiante pesante avrà bisogno,per essere mosso e quindi di chiudere lo spillo,di una maggiore quantità di carburante,ovvero di un livello più alto dello stesso contenuto nella vaschetta,in modo che la sua spinta idrostatica contrasti il peso del galleggiante (si ricorda infatti come galleggiante e carburante rispondano alla legge di Archimede o spinta idrostatica,tale per qui un corpo immerso in un liquido riceve una spinta dal basso verso l'alto pari al peso del volume del iquido spostato;maggiore è il peso del corpo,maggiore dovrà essere il volume e quindi la quantità di liquido).A parità di altre condizioni,ovvero di depressione applicata,a un altro livello corrisponderà una miscela aria/combustibile più ricca,essendo maggiore la quantità di carburante miscelato con l'aria.Per quanto un galleggiante più leggero avrà bisogno di una quantità inferiore di carburante nella vaschetta,ovvero un livello più basso,per essere mosso e chiudere lo spillo,e quindi a pari condizioni la miscela combustibile/aria risultante sarà più magra.Per i motivi che vi ho appena accennato,i galleggianti sono classificati in base al loro peso e sono definite particolari azioni di verifica della corretta posizione all'interno della vaschetta,al fine di garantire un corretto funzionamento del circuito di alimentazione.Analizziamo in fine lo spillo,cioè la valvola di ingresso del carburante nella vaschetta.Tale valvola è per l'appunto costituita da uno spillo,spesso dotato di un elemento in gomma sintetica resistente al carburante,che lavora in battuta su una sede presente sul corpo del carburatore. Il diametro di questa sede è opportunamente calibrato in modo da assicurare l'adeguato rifornimento di carburante alla vaschetta e quindi al motore; infatti un foro troppo piccolo potrebbe non garantire la quantità di combustibile richiesta dal motore, causando problemi di alimentazione.

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